Negli ultimi anni sono stati condotti sempre più studi che dimostrano il ruolo fondamentale della dieta nel creare e mantenere un sano microbiota intestinale, che a sua volta gioca un ruolo importante per il nostro benessere fisiologico.
È infatti importante prendersi cura del microbiota non solo nell’adulto e anziano, ma anche durante la prima infanzia quando, come risultato recentemente, un microbiota alterato può essere direttamente correlato ad uno scorretto sviluppo del sistema immunitario e nervoso. Inoltre, sempre nei bambini, sono state associate ad uno squilibrio del microbiota intestinale disturbi come allergie, obesità e spettro dell’autismo, pertanto studiare e comprendere questo aspetto del benessere intestinale si può considerare un investimento per il futuro della nostra salute.
Come detto poco fa, la dieta è da considerarsi uno dei fattori di maggior influenza sulla modulazione del microbiota intestinale dalla prima infanzia all’età adulta, ma è bene ricordare che nonostante le numerose evidenze scientifiche non esiste ancora un vero e proprio strumento in grado di calcolare quale sia la dieta più sana attribuibile alla risoluzione di differenti disturbi. Si sa però che alcuni alimenti apportano benefici ampiamente riconosciuti, come il caffè il quale, se consumato con moderazione, altera la composizione del microbiota favorendo la proliferazione del Lactobacillus paracasei a discapito di Escherichia Coli.
Non a caso il L. paracasei è uno dei batteri più studiati e riconosciuti in letteratura, coinvolto in numerosi trial clinici e preclinici di cui uno particolarmente interessante, svolto presso l’università di Chiang Mai, su ratti affetti da diabete di tipo 2. Già noto per le sue capacità antidiabetiche, un ceppo specifico di L. paracasei si è dimostrato ancor più efficiente nel migliorare alcuni parametri glicemici come l’intolleranza al lattosio, l’uptake di insulina e i livelli lipidici, oltre che una riduzione dell’infiammazione sistemica intestinale.
Questo batterio, come altri batteri “buoni” che popolano il nostro intestino, può essere assunto integrandolo nella dieta del paziente e svolge le sue azioni benefiche rilasciando ciò che è il prodotto del suo metabolismo, i postbiotici (1). Questi prodotti possono a loro volta essere assunti grazia a integratori alimenti specificatamente realizzati come gli integratori della linea PostbiotiX. Gli integratori alimentari a base di postbiotici permettono una maggior rapidità di efficacia del prodotto senza dover aspettare il suo naturale metabolismo e l’attecchimento dei batteri probiotici.
Bibliografia
- Arboleya S et al. Nutrients. 2022 Aug 9;14(16):3250