L’alimentazione è ampiamente riconosciuta come fondamentale nella composizione e modificazione del microbiota intestinale umano. Tuttavia è molto difficile fare un confronto nutrizionale in linea generale in una popolazione con una dieta eterogenea.
L’assenza di sicurezza alimentare può incidere sulla qualità del cibo che viene consumato e, di conseguenza, su meccanismi biologici come lo stress, portando quindi ad una modifica del microbiota intestinale. In questo studio è stato osservata l’associazione tra punteggi nutrizionali personalizzati, variazione nel microbioma intestinale dell’adulto e modificazione dell’insicurezza alimentare.
Secondo l’USDA (dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti) si definisce insicurezza alimentare “l’accesso al cibo limitato dalla mancanza di denaro o di risorse”. Le diete caratterizzate da cibi ricchi di calorie, grassi, zuccheri e spesso a basso contenuto di nutrienti, compresi i carboidrati trasformati, sono meno costose e vengono consumate regolarmente quando i mezzi economici scarseggiano. Diete più nutrienti, come quella Mediterranea, al contrario non sono accessibili in situazioni di insicurezza alimentare..
Spesso l’insicurezza alimentare si accompagna alla malnutrizione, definita come assunzione inadeguata di nutrienti essenziali, con effetti anche a lungo termine.
Al contrario, la nutrizione eccessiva negli Stati Uniti va di pari passo con l’obesità ed infiammazioni, a causa dell’alterato rapporto tra Firmicutes e Bacteroides.
La malnutrizione tra i bambini del Bangladesh ha evidenziato una scarsa diversità nel microbioma intestinale ed anzi una proliferazione di batteri dannosi alla salute.
Alcuni studi condotti negli Stati Uniti hanno evidenziato come l’insicurezza alimentare influenzi negativamente il microbiota intestinale e la sua diversità, in particolare nella popolazione adulta. Inoltre i cibi più economici risultano essere anche più processati e con maggiori additivi chimici, che potrebbero interferire con il microbioma e la crescita, motivo per cui una dieta meno processata porta ad un aumento della crescita nei bambini, diluendo all’interno del corpo tutti gli additivi chimici precedentemente assunti.
In conclusione, i livelli nutritivi nell’adulto possono essere associati alla diversità del microbioma intestinale e i taxa batterici maggiormente legati alla nutrizione possono variare in base all’insicurezza alimentare della popolazione. I risultati di questi studi suggerirebbero quindi che una buona nutrizione è di vitale importanza per plasmare il microbiota intestinale, essendo la dieta strettamente associata ad una gamma di taxa batterici più ampia in quegli individui che non ne hanno sofferto di insicurezza alimentare.